giovedì 14 giugno 2012

Disastro Italia, ma rimaniamo appesi ad un filo.




Croazia - Italia 1-1, 39’ Pirlo; 72’ Mandzukic

Italia: Buffon; Bonucci, De Rossi, Chiellini; Maggio, Marchisio, Pirlo, Thiago Motta (63’ Montolivo), Giaccherini; Balotelli (70’ Di Natale), Cassano (83’ Giovinco). C.t.: C. Prandelli

Croazia: Pletikosa; Srna, Corluka, Schildenfeld, Strinic; Rakitic, Vukojevic, Perisic (68’ Pranijc); Modric; Mandzukic (94’ Kranjcar), Jelavic (83’ Eduardo). C.t.: S. Bilic.
Ammoniti: Thiago Motta, Montolivo e Schildenfeld.
Arbitro: Webb (Inghilterra)
Stadio: Stadion Miejski


Prandelli schiera la stessa formazione che ha pareggiato con la Spagna con De Rossi libero e Balotelli e Cassano coppia d’attacco. Di Natale, “l’eroe” spagnolo, comincia in panchina. L’attaccante del Manchester City deve riscattare il clamoroso errore contro la “Roja”, quando si addormentò a tu per tu con Casillas facendosi recuperare da Sergio Ramos a pochi passi dalla gloria. Il giocatore ha una gran voglia di rifarsi e si vede subito: nei primi quindici minuti ha tre occasioni. Prima sfiora il palo alla destra di Pletikosa facendo venire i brividi alla stragrande maggioranza dello stadio, poi il suo tiro viene respinto con i pugni dallo stesso numero uno. In mezzo un suo tiro rimpallato dalla difesa bianco-rossa favorisce Marchisio che sfiora l’incrocio dei pali dai 25 metri. Si gioca praticamente ad una porta sola con gli azzurri lucidi e sicuri della propria forza che rischiano solamente su un cross dalla destra su cui Jelavic non arriva per un soffio. Poco dopo la mezzora sembra arrivato il momento dell’ottimo Cassano, ma il suo diagonale da pochi passi finisce sul fondo. Ad otto minuti dalla fine l’azione più clamorosa: Marchisio è strepitoso e si presenta a tu per tu con il portiere avversario con un dribbling da attaccante puro, ma Pletikosa risponde da campione e per ben due volte dice di no al centrocampista della Juventus. Ma è il suo compagno bianconero Pirlo a spaccare la partita in due su punizione pochi istanti dopo: capolavoro balistico con pallone che scavalca la barriera s s’infila nell’angolino. E’ il 39’ e l’incolpevole Pletikosa deve raccogliere la palla in fondo al sacco. La prima frazione si chiude con gli azzurri in vantaggio ma un gol potrebbe non bastare: Prandelli negli spogliatoi chiede ai suoi di non mollare e non rilassarsi. Ma la raccomandazione serve a poco. Nella ripresa, con gli stessi 22 in campo, Buffon & C. restano negli spogliatoi. Si soffre troppo e si lascia giocare troppo gli avversari. C’è da soffrire e si sapeva. C’è da sopportare la sfuriata della Croazia che schiaccia l’Italia cercando il pareggio, ma i nostri sono irriconoscibili: troppo timidi e spaventati rispetto ai primi 45’. Modric suona la carica ad inizio frazione e in due occasioni mette i brividi a Buffon che però controlla senza troppi patemi. Prandelli capisce che è il momento di dare una scossa ed inserisce Montolivo per il deludente Tiago Motta e Di Natale per Balotelli, che lascia il campo scuro in volto, disapprovando la scelta. Ma i cambi non danno i frutti sperati visto che al 27’ gli avversari trovano il pareggio con Mandzukic, sempre più cannoniere della Croazia con il terzo gol in due partite. L’attaccante bianco-rosso è lasciato colpevolmente solo al centro dell’area di rigore e con l’aiuto del palo infila Buffon per l’1-1. La Croazia ci crede e continua a mordere le caviglie ma per fortuna non riesce a trovare il gol della vittoria che avrebbe chiuso il discorso qualificazione per l’Italia. Finisce 1-1 e la strada si fa in salita.

 Italia troppo sprecona non riesce ad tenere il vantaggio. Prandelli appena fatto il goal doveva mettere De Rossi in centrocampo e mettere dentro in difesa Federico Balzaretti. Ci giochiamo tutto nell’ ultima partita. Speriamo che la Spagna e la Croazia non si accordino facendo il biscotto come fecero all’ europeo nel 2004 Svezia-Danimarca.

1 commento:

Entius ha detto...

C'è innanzitutto un problema d'attacco (perchè Di Natale, l'unico che riesce a buttarla dentro, rimane in panchina).
E anche in difesa...