martedì 3 luglio 2012

CHIUDIAMO I BATTENTI...

Finiti gli Europei, finisce anche l’avventura di questo blog. Dopo 45 articoli e 1640 visite, questo blog chiude i battenti.
Blog che era partito con i presupposti di un ritrovo collettivo, dove ognuno aveva libertà di espressione e dove chiunque poteva dire la sua scrivendo con la massima libertà. Una sorta di "bar dello sport sul web" aperto a tutti. Così non è stato ma pazienza, non sempre le cose vanno come vorremmo.
Per quanto mi riguarda potrete continuare a leggermi su De Rerum Calciorum (sempre che non decida anche lì di chiudere bottega…) e con ogni probabilità ritroverete lì anche il mio prezioso collaboratore Marco. Reclutato in extremis, completamente all’oscuro di dinamiche di blog, zero esperienze scrittorie, devo ammettere che se l’è cavata egregiamente e nel finale ha sfornato un paio di articoli che mi hanno colpito favorevolmente.
Un saluto e un augurio di buona estate a tutti quelli che in questi mesi ci hanno seguito e letto. A presto.

lunedì 2 luglio 2012

Il sogno si è affranto

  
SPAGNA-ITALIA 4-0, 13′ Silva, 39′ Jordi Alba , 37′ Torres, 41′ Mata
Spagna (4-3-3): Casillas, Aberloa, Ramos, Piquè, Jordi Alba, Busquets, Xabi Alonso,Xavi, Fabregas (29′ Torres), Iniesta (39′ st Mata), Silva (14′st Pedro) Ct Del Bosque   
Italia (4-3-1-2): Buffon, Abate, Bonucci, Barzagli, Chiellini (20′ Balzaretti), De Rossi, Marchisio, Pirlo, Montolivo (12′ st Thiago Motta), Cassano (1′st Di Natale), Balotelli. CT Prandelli 
Arbitro: Proenca 
Ammoniti: Piquè,Barzagli
STADIO: Stadion NSK Olimpiyskiy


Tutto confermato nelle formazioni che scendono in campo: Prandelli conferma il 4-3-1-2 con gli undici che hanno trebbiato la Germania, mentre Del Bosque lascia Fabregas al centro dell'attacco, rinunciando al delantero vero. La Spagna parte meglio, sicura delle proprie possibilità; per l'Italia l'impaccio di chi si è imbucato alla festa sembra farla da padrone, nelle prime battute. Il primo tiro è comunque dei nostri, con Pirlo che al 3' svirgola la battuta da fuori area. Al 7' la prima occasione spagnola: sul corner da destra Sergio Ramos sovrasta Chiellini ma incorna alto. Al 10' la Spagna nel suo marchio di fabbrica: la combinazione rapida Busquets-Xavi libera Fabregas per la battuta al limite, ma il destro esce sballato e si perde in tribuna. Al 14', la Roja passa, legittimando la supremazia del primo quarto di gara. Iniesta lancia Fabregas sulla destra, Cesc brucia sullo scatto Chiellini e riesce a crossare prima della riga bianca: Silva, libero al centro dell'area, insacca in torsione aerea, con la nostra difesa colpevolmente fuori asse. al 16' una punizione di Pirlo deviata frutta solo un corner: la posizione per intenderci era quella del gol contro la Croazia. Al 17' deve uscire Chiellini, per il riacutizzarsi di quello stiramento malandrino che ne aveva messo in dubbio la presenza: dentro Balzaretti. Tuttavia i ragazzi sembrano assorbire bene la botta: al 18' Pirlo aziona Balzaretti che centra da sinistra un pallone insidioso, che Ramos alza provvidenzialmente in corner anticipando l'accorrente Cassano. Segue qualche minuto di equilibrio, poi al 27' De Rossi galoppa palla al piede ed arma la corsa di Balzaretti: Casillas allunga i tentacoli ed anticipa Balotelli, già pronto all'incornata. 28': De Rossi apre per Cassano, che da sinistra elude la scivolata di Arbeloa con un finta e calcia centralmente col destro. Sarà ancora Fantantonio a battere un colpo: al 33' la sua sventola secca da fuori area trova la pronta riposta di Casillas in tuffo. Al 38' ci prova Balotelli, sin lì braccato come un leone allo zoo: Montolivo offre la sponda che Mario manda in orbita calciando troppo forte di collo. Al 41' il maledetto raddoppio: Silva tocca di testa per Iniesta, che trotterella sino alla nostra trequarti e trova un corridoio perfetto per lo scatto del terzino Jordi Alba, che di interno sinistro infila l'uscita di Buffon. Visibilmente più stanchi i nostri, bloccato Pirlo, lo svantaggio per noi è meritato sin qui (magari non doppio). Manchiamo un po' in attacco: vedremo se Prandelli cambierà qualcosa, Thiago Motta e Di Natale si stanno già scaldando.
Al rientro dagli spogliatoi Prandelli getta nella mischia Totò Di Natale, unico uomo al mondo capace di perforare la retroguardia spagnola. L'attaccante dell'Udinese prende il posto di Cassano, la cui scarsa autonomia è ulteriormente fiaccata da un problema al ginocchio. La mossa a metà tra il superstizioso ed il disperato, prova a dare una scossa e pungolare l'orgoglio azzurro avvilito dal doppio svantaggio. La scossa sembra portarla proprio l'attaccante napoletano che, ad un minuto dal rientro in campo, gira alto il bel suggerimento di Balzaretti. L'azione si rivela in realtà un semplice fuoco di paglia, perché per trovare la rete delle speranze, gli azzurri si sbilanciano sempre di più e contro una Spagna così brillante e sul pezzo, è un privilegio che non ci si può concedere. Fabregas suona la sveglia con uno slalom gigante ben disinnescato dalla manona di Buffon (47'). Poi arriva l'ultimo squillo azzurro. Al 50' Montolivo pesca con il terzo occhio Di Natale. Casillas chiude benissimo lo specchio e si ripete anche sul secondo tentativo del bomber friulano che prova un improbabile pallonetto. Prandelli osa l'ultimo cambio ed inserirsce Thiago Motta; la partita dell'italo brasiliano dura però cinque minuti, giusto il tempo di provare uno scatto ed accusare un problema muscolare. Senza cambi e costretta a giocare con l'uomo in meno, l'impresa dell'Italia diventa ancora più proibitiva. La Spagna non molla più il pallone e fa sfoggio del suo fantastico palleggio. Nella mezz'ora di agonia che divide gli azzurri dal triplice fischio finale, le buone notizie arrivano dall'uomo che non ti aspetti: Balotelli. SuperMario lotta e sgomita nella propria metà campo, mostrando la ferrea volontà di chi non vuole arrendersi nemmeno di fronte all'evidenza. Le furie rosse, dal canto loro, non sembrano voler affondare e Del Bosque si agita in panchina, temendo non si sa quale congiuntura astrale. Se i titolari della Spagna non affondano il colpo però, stessa clemenza non ce l'hanno le riserve. Del Bosque lancia infatti nella mischia prima Torres e poi Mata che prima del triplice fischio finale, trovano il tempo per timbrare entrambi il cartellino. Apre il Nino che all'83esimo raccoglie lo splendido filtrante di Xavi e con il piattone inchioda Buffon; chiude l'attaccante del Chelsea, lesto nello sfruttare l'ottimo lavoro di Torres e depositare nella porta sguarnita la rete del definitivo 4-0. Il triplice fischio di Proenca arriva allora come una benedizione e chiude una partita senza storia, nella quale Davide non sconfigge Golia. I pronostici vengono rispettati nell'ultimo atto e, forse, proprio per questo, il cammino degli azzurri diventa ancora più bello.
 Dobbiamo ripartire a testa alta, a giugno 2013 giocheremo la Confederations Cup speriamo di fare bene perche poi l’anno dopo ci sarà il mondiale.

domenica 1 luglio 2012

RESA ITALIA, L'EUROPEO PARLA ANCORA SPAGNOLO

Europei 2012 - Finale
SPAGNA-ITALIA 4-0
14’ Silva – 41’ Jordi Alba - 84’ Fernando Torres – 88’ Mata

SPAGNA (4-3-3): Casillas; Arbeloa, Piqué, Ramos, Jordi Alba; Busquets, Xavi, Xabi Alonso; Silva (dal 13’ s.t. Pedro), Fabregas (dal 30’ s.t. Fernando Torres), Iniesta (dal 41’ s.t. Mata). (Valdes, Reina, Albiol, Javi Martinez, Juanfran, Cazorla, Navas, Llorente, Negredo).
All.Del Bosque.
ITALIA (4-3-1-2): Buffon; Abate, Barzagli, Bonucci, Chiellini (dal 21’ p.t. Balzaretti); Marchisio, Pirlo, De Rossi; Montolivo (dall’11’ s.t. Thiago Motta); Balotelli, Cassano (dal 1’ s.t. Di Natale). (De Sanctis, Sirigu, Ogbonna, Maggio, Nocerino, Giaccherini, Diamanti, Borini, Giovinco).
All. Prandelli.
ARBITRO: Proenca (Por).

L’Europeo rimane un sogno. L’Italia crolla contro la Spagna dopo una gara dominata dalle Furie Rosse. Già dall’avvio si vede che è un’altra Spagna e che soprattutto è un’altra Italia. La squadra di Del Bosque domina in mezzo al campo e dopo un quarto d’ora va in vantaggio con Silva dopo una bella azione di Fabregas e un mezzo disastro di Chiellini. L’Italia abbozza una reazione e sembra che possa reagire ma prima dell’intervallo Jordi Alba si infila nella nostra difesa come un coltello caldo nel burro e trafigge Buffon per il 2-0.
Nella ripresa Di Natale per Cassano. E’ da inizio Europeo che sto invocando la coppia d’attacco Balotelli-Di Natale e i fatti mi danno ragione visto che l’attaccante friulano impensierisce Casillas in un paio di occasioni. Al 57esimo Prandelli effettua il terzo cambio (nel primo tempo Chiellini infortunato aveva lasciato il posto a Balzaretti) inserendo Thiago Motta per Montolivo. E dopo una manciata di minuti l’italo-brasiliano si infortuna lasciando la squadra in 10.
La partita di fatto finisce qui anche se nel finale Torres e Mata infilano Buffon appesantendo il risultato.
Finisce 4-0 per la Spagna. Le Furie Rosse si confermano meritatamente campione d’Europa ed entrano nella storia perché per tre volte consecutive trionfano in una competizione per nazionali.
Finora gli spagnoli avevano giocato maluccio e in semifinale contro il Portogallo avrebbero addirittura meritato di andare fuori. Stasera invece hanno giocato “da Spagna” mettendoci in difficoltà e dimostrando tutta la loro superiorità.
Ai nostri ragazzi possiamo rimproverare ben poco. Anzi è da elogiare il fatto che siano arrivati fin qui. Contro la Germania avevamo visto una grande Italia, stasera è stata invece un’Italia deludente in tutti i reparti. Forse le vittorie contro Inghilterra e Germania ci avevano convinto di essere forti ma questa rosa non è ancora una grande squadra. Chellini terzino fa pietà (e anche centrale non è il top), Bonucci e Barzagli centrali tutto sono tranne i nuovi Nesta e Cannavaro, Cassano è stato penoso per un Europeo intero eppure la sua maglia da titolare non è mai stata messa in discussione. Nel complesso però abbiamo un buon gruppo da cui ripartire. Magari con qualche importante innesto. Un difensore centrale (io spero nella definitiva maturazione di Ranocchia), un paio di piedi buoni in mezzo al campo e qualche attaccante di peso là davanti (a onor del vero le punte di peso c’erano ma Prandelli ha preferito lasciarle a casa).
Ma ci sarà tempo e modo per analizzare questa Italia e decidere cosa fare in futuro. Intanto siamo vice-campioni d’Europa. E mi pare un buon punto di partenza. Non credete?

VOGLIAMO L'EUROPA... FORZA AZZURRI !!!

Domenica 1 luglio 2012
Kiev, Stadio Olimpico
FINALE DEI CAMPIONATI EUROPEI DI CALCIO 2012


 VS 

RAGAZZI, PORTATECI SUL TETTO D'EUROPA
FORZA AZZURRI !!!

giovedì 28 giugno 2012

GRANDE ITALIA, BALOTELLI CI PORTA IN FINALE

EUROPEI 2012 – Semifinale
GERMANIA-ITALIA 1-2
20’ Balotelli – 36’ Balotelli – 91 Özil (rig.)

GERMANIA (4-2-3-1): Neuer; Boateng (dal 26’ s.t. Muller), Hummels, Badstuber, Lahm; Schweinsteiger, Khedira; Özil, Kroos, Podolski (dal 1’ s.t. Reus); Gomez (dal 1’ s.t. Klose). (Wiese, Zieler, Mertesacker, Howedes, Schmelzer, Gundogan, Schurrle, Bender, Gotze).
All. Löw.
ITALIA (4-3-1-2): Buffon; Balzaretti, Barzagli, Bonucci, Chiellini; Marchisio, Pirlo, De Rossi; Montolivo (dal 18’ s.t. Thiago Motta); Balotelli (dal 25’ s.t. Di Natale), Cassano (dal 12’ s.t. Diamanti). (De Sanctis, Sirigu, Ogbonna, Giaccherini, Nocerino, Borini, Giovinco).
All. Prandelli.
ARBITRO: Lannoy (Fra).

SIAMO IN FINALE !!! In passato spesso le sfide tra Germania e Italia si sono concluse a nostro favore. E questa sera non ha fatto differenza. Due strepitosi gol di SuperMario Balotelli nel primo tempo hanno affondato la Germania (stasera irriconoscibile) e ci portano dritti dritti a Kiev domenica sera per la finalissima contro la Spagna.
Al 20’ Cassano se ne va sulla sinistra: cross perfetto al centro, Balotelli sovrasta Badstuber e di testa schiaccia in rete sottomisura. Italia in vantaggio: 1-0. Montolivo, sfiora il 2-0. La partita è spettacolare. La Germania reagisce con una bordata Khedira, Buffon si allunga e ci arriva.
E l’Italia raddoppia. Grande lancio lungo di Montolivo, Balotelli elude il fuorigioco e se ne va in contropiede, verso Neuer, che trafigge calciando una "sassata" impressionante, eludendo il recupero di Lahm. 2-0. Poi Mario si toglie la maglietta e mostra i muscoli. Gli costa un’ammonizione. All’intervallo l’Italia è avanti di due reti. Bello, bellissimo.
I tedeschi ripartono arrembanti, furibondi, quasi. Lahm ha la palla buona, ma non replica il gol alla Grecia: calcia in curva. L’Italia soffre, e arretra. Nel finale l’arbitro riapre la gara concedendo un rigore viziato da un fallo iniziale di Klose, per un mani di Balzaretti. Dal dischetto segna Ozil. Ma l’Italia non rischia più: vince e va in finale.
Gli azzurri si confermano bestia nera dei tedeschi: quattro vittorie e quattro pareggi negli otto confronti diretti che contano di più: quelli tra Mondiale ed Europeo. Stavolta la vittoria è arrivata contro pronostico, con due giorni in meno di recupero dai quarti rispetto ai rivali, con una prova superba.
Prova superba soprattutto in attacco, dove finora era mancato qualcosa. Balotelli ha fatto la differenza. Se molti chiedevano il Pallone d’oro per Pirlo per un cucchiaio cosa dovremo chiedere per un Balotelli così che fa reparto da solo e che segna due gol di assoluta potenza.
La Germania, forse anche per merito nostro, è apparsa un’altra rispetto a quella che aveva fin qui vinto e convinto. I teutonici sono sembrati confusi, senza idee, incapaci di reggere il confronto con gli azzurri.
Noi invece abbiamo trovato gol, entusiasmo, cuore, e gioco. La Spagna è avvisata. Ha esordito rischiando molto contro un’Italia “work in progress”. Figuriamoci con questa Italia….