sabato 9 giugno 2012

COLPACCIO DANESE, L'OLANDA VA KO

GIRONE B
OLANDA-DANIMARCA 0-1
24' Krohn Dehli

OLANDA (4-2-3-1): Stekenburg; Van der Wiel (dal 40' st Kuyt), Heitinga, Vlaar, Willems; Van Bommel, N. De Jong (dal 27' st Van der Vaart); Robben, Sneijder, Afellay (27' st Huntelaar); Van Persie. (Vorm, Krul, Mathijsen, Bouma, Boulahrouz, Schaars, Strootman, L. De Jong, Narsingh). All. Van Marwijk.
DANIMARCA (4-2-3-1): Andersen; Jacobsen, Agger, Kjaer, S. Poulsen; Kvist, Zimling; Rommedahl (39' st Mikkelsen), Eriksen (29' st Schone), Krohn-Dehli; Bendtner. (Lindegaard, Schmeichel, Bjelland, Okore, Wass, Poulsen, Silberbauer, J. Poulsen, Kahlenberg, Pedersen). All. Olsen.
ARBITRO: Skomina (Slovenia).

Prima clamorosa sorpresa all’Euro 2012. Una delle favorite alla vittoria finale, l’Olanda incappa in una brutta sconfitta contro la Danimarca, cenerentola di un girone che comprende anche Germania e Portogallo.
Il gol che decide la partita arriva a metà del primo tempo. A segnarlo Krohn-Deli, giocatore danese sconosciuto ai più. Simon Poulsen, molto attivo e bravo sia nella corsa che sullo stretto, scende sulla sinistra: trova un cross basso che premia l'inserimento di Krohn-Deli. L'attaccante del Brondby con una finta di corpo manda a spasso tutta la difesa centrale olandese e con un rasoterra beffa Stekelenburg e infila l'1-0.
Ci si aspetta la reazione dell’Olanda che però di fatto non arriva mai. Il quadrilatero Robben-Snejider-Afellay-Van Persie non sono mai pericolosi. Anzi, è la Danimarca a fare più male quando si lancia in avanti.
E così la nazionale di Morten Olsen porta a casa i primi tre punti mentre per l’Olanda l’Europeo si mette subito in salita. I danesi dimostrano di potersela giocare alla pari con gli altri "mammasantissima". Olanda sottotono rispetto allo straordinario girone di qualificazione: lenta, con poche idee e tanta confusione in difesa. Poca energia in mezzo al campo, qualche limite anche nei suoi uomini migliori, da Robben a Van Persie, passando per Sneijder, che alterna grandi giocate a passaggi a vuoto.
Negli orange sono proprio i big a deludere. Robben non fa mai davvero paura (il peggiore dei suoi), Sneijder sale di livello a inizio ripresa, ma dura poco, Afellay da ragione a Guardiola che lo ha usato pochino, Van Persie sbaglia molto. Gli ingressi di Van der Vaart e Huntelaar cambiano poco.
Nella Danimarca molto positiva la prestazione del'attaccante esterno Khron-Dehli, il miglior giocatore della partita. Una continua spina nel fianco della difesa olandese, corre a tutto campo e non da punti di riferimento. Segna il gol decisivo e riesce a contribuire anche in fase di non possesso.

PS: Una chiccha presa da Goal.it “Lo stadio di Kharkiv è un vero gioiellino, perfetta visuale da ogni posto dell'impianto, grande comodità e manto erboso perfetto. Per chi si chiedeva perché l'Italia avesse perso questo Europeo ai danni di Polonia e Ucraina questa è la risposta.

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